La maggior parte degli strumenti di business intelligence (BI) pronti all'uso supporta i database relazionali, ma non i database gerarchici come DMSII. Quando si valutano varie soluzioni di integrazione, conviene cercarne una che sappia estrarre le informazioni DMSII in un database relazionale, in modo tale che gli strumenti di BI predefiniti si possano utilizzare con tali dati.
A volte, per l'analisi dei dati, è più prudente estrarre file delle applicazioni, transaction trail di comunicazione, log di riepilogo dei sistemi e altri file analoghi in un sistema secondario. Quest'esigenza può emergere, ad esempio, quando si esaminano i log di LINC per rilevare eventuali frodi interne. Verificate che la vostra soluzione sia in grado di replicare questi file in un feed in tempo reale dall'ambiente DMSII, tramite SQL, in un pacchetto anti-frode (o antiriciclaggio) con un semplice script SQL.
Sì. Molte organizzazioni stanno di fatto trasferendo un insieme scelto di dati dall'host a diversi database. Se questa funzionalità è importante per il vostro ambiente IT, non esitate a insistere affinché venga implementata.
Negli ambienti odierni, caratterizzati da tariffe a consumo, ogni azione eseguita sulla piattaforma MCPClearPath di Unisys si traduce in un costo legato ai MIPS (Million Instructions Per Second). L'uso dei MIPS è un aspetto su cui si concentra sempre la riduzione dei costi, e per questo motivo le costose interrogazioni dei dati DMSII sono sempre oggetto di attenta valutazione. Siccome la maggior parte delle informazioni di importanza critica è archiviata in DMSII, questo limite può generare conflitti tra le domande IT. Con il giusto strumento di integrazione dei dati potrete estrarre i dati da sottoporre a interrogazione in un database relazionale e mantenerli sincronizzati senza alcun intervento manuale. Questa funzionalità consentirà inoltre di eliminare le interrogazioni dalla piattaforma MCP per ottenere una riduzione significativa dei costi MIPS.
Sì. Ma solo se la soluzione di integrazione dei dati trasferisce l'elaborazione host su una piattaforma a parte, che non richiede l'elaborazione MCP. Le soluzioni più avanzate offrono la possibilità di installare il componente server sulla sezione server di un mainframe Unisys ospitato su MCP o su un computer distinto che offre visibilità sulle unità disco del mainframe. Le risorse del mainframe vengono preservate perché il componente server aziendale risiede tra l'host e il client prescelto. In tal modo tutte le operazioni di I/O e di elaborazione legate all'host vengono eseguite prima di inviare i dati nei sistemi client. Con questa strategia si risparmia una quantità maggiore di MIPS rispetto a un approccio che prevede il semplice trasferimento della business intelligence o delle interrogazioni in un database relazionale.
Una soluzione di integrazione dei dati efficace non metterà a repentaglio i dati MCP. La replica unidirezionale richiede solo l'accesso in lettura e non prevede mai la riscrittura nel mainframe.
L'esecuzione in background di una copia speculare dei file di revisione su una piattaforma Windows o un MCP secondario permette di recuperare il database a partire dall'ultimo backup su nastro e da eventuali modifiche memorizzate nei file di revisione. L'esecuzione delle copie speculari dei file di revisione, volta al recupero dei dati in tempo reale, è una funzione imprescindibile nel panorama attuale delle soluzioni d'integrazione dei dati.
Innanzitutto, rivolgetevi a un produttore di fiducia. Cercate un provider che abbia una vasta esperienza nella risoluzione dei problemi di integrazione e di accesso a Unisys. Se un fornitore sostiene di poter offrire una soluzione più conveniente, efficiente o dinamica per l'integrazione dei dati DMSII, verificate che abbia davvero le competenze adatte per tener fede a questa promessa.
Quando si valutano diversi prodotti ETL, è consigliabile concentrarsi sulle caratteristiche indicate di seguito:
Cercate una soluzione ETL che consenta di integrare in sicurezza i dati DMSII e non DMSII in un sistema secondario. Grazie al trasferimento di un insieme scelto di dati dall'host a uno o più database relazionali, le organizzazioni possono raggruppare i dati provenienti da diverse origini esterne, analizzare le tendenze e generare un'ampia serie di rapporti per un migliore supporto decisionale.
Sì. Databridge integra tutte le funzionalità sopra descritte e altre ancora. Di seguito sono riportate alcune informazioni tecniche su Databridge.
Databridge prevede diverse opzioni client che supportano numerosi sistemi sulle diverse piattaforme:
Databridge supporta il database DMSII situato su una piattaforma MCP. Databridge supporta anche la replica di numerosi file flat, ad esempio i transaction trail di comunicazione, i log di riepilogo dei sistemi, i log di LINC, nonché molti altri file delle applicazioni.
Il modo migliore per pianificare quanto spazio su disco sarà necessario nel database relazionale consiste nel raddoppiare la quantità di spazio richiesto sul lato DMSII. Ad esempio, se state replicando 2 GB di dati, è consigliabile avere a disposizione 4 GB di spazio libero sul lato del database relazionale.